Dopo una settimana per certi versi indimenticabile, vado a prendere i bambini a scuola.
Prima Jacopo poi Matilde che, appena esce dall'aula, si precipita a giocare in cortile.
La recupero e subito mi dice che oggi ha segnato tre goal: ha fatto una partita di calcio, perchè l'ora di piscina del mercoledì è stata annullata.
Silenzio I
Ora, io non mi aspetto che mia figlia declami versetti del Bardo o l'inizio dell'Iliade (tradotta dal Monti, l'avo di Super Mario Poppins) con la scioltezza di un'attrice di prosa, però... incasso, montessorianamente mi congratulo e chiedo dettagli (quelli che ho sempre evitato di chiedere in azienda durante la pausa caffè alla macchinetta).
Lei dettaglia e poi saluta Gary; Gary ricambia, correndo verso di noi.
Il Marcantonio in questione, in tuta da ginnastica, fischietto al collo e zazzera rasta, a balzi raggiunge il bipede con soprabito nero, cappello nero in testa e Jacopo in spalla e dice (sempre al bipede):
"Outstanding! Matilde gioca benissimo a calcio, conosce cose che io cerco di insegnare ai suoi compagni di classe da almeno tre anni! Ha visione, tecnica e sa che cosa fare. Bravissima."
Il labbro inferiore del bipede cade e la Biblioteca d'Alessandria viene rasa al suolo dalle fiamme.
Silenzio II
Matilde se la ride, io inebetito balbetto qualcosa di banale, Gary mi stritola la mano e se ne va.
Torniamo a casa Jacopo dice che sente delle formiche nelle gambe (le stesse che mordicchiano il mio cervello), scende dalle spalle e corre verso casa.
-Matilde, sono allibito....
-Ma perché?
-Non sapevo fossi così brava a - non riesco a dirlo - a ca... a calcio
-Beh ma dai, è solo un gioco!
Qui avrei potuto chiosare un: "Sì fai bene a pensare che sia solo un gioco", ma l'avrei detto con quell'aria tipo: "Una canna ogni tanto male non fa" e quindi Silenzio III (La casa vuota)
Lei ready steady go corre via con scatto felino e abile mossa.
A casa racconto e cerco solidarietà, ma Cristiana:
"Beh anche tu non fai mica le cose che fa tuo padre..."
Silenzio IV
Ho perso quattro a zero senza aspettare i tempi supplementari (tanto per stare in tema), oltretutto quando sento parlare di papà è come se mi beccassi un'improvvisa manata nei testicoli. Il minimo accenno a Laio mi rende infatti ipersensibile.
Ovviamente a Cristiana tutto è lecito e come al solito non pare particolarmente preoccupata per la deriva stile ginnasta della DDR che sta prendendo nostra figlia.
Sto esagerando? Non so.
I libri sono silenziosi strumenti musicali e non (solo) rifugi come lo sono stati per me.
Pacemaker o copertine di Linus io li trasloco, li impilo, li curo, li leggo o li trascuro come i pensieri e talvolta come le buone intenzioni.
Una passione che vorrei condividere.
E pensare che questo doveva essere un post sui libri e sulla carne halal.
Castello ululì, lupo ululhalàl.
Prima Jacopo poi Matilde che, appena esce dall'aula, si precipita a giocare in cortile.
La recupero e subito mi dice che oggi ha segnato tre goal: ha fatto una partita di calcio, perchè l'ora di piscina del mercoledì è stata annullata.
Silenzio I
Ora, io non mi aspetto che mia figlia declami versetti del Bardo o l'inizio dell'Iliade (tradotta dal Monti, l'avo di Super Mario Poppins) con la scioltezza di un'attrice di prosa, però... incasso, montessorianamente mi congratulo e chiedo dettagli (quelli che ho sempre evitato di chiedere in azienda durante la pausa caffè alla macchinetta).
Lei dettaglia e poi saluta Gary; Gary ricambia, correndo verso di noi.
Il Marcantonio in questione, in tuta da ginnastica, fischietto al collo e zazzera rasta, a balzi raggiunge il bipede con soprabito nero, cappello nero in testa e Jacopo in spalla e dice (sempre al bipede):
"Outstanding! Matilde gioca benissimo a calcio, conosce cose che io cerco di insegnare ai suoi compagni di classe da almeno tre anni! Ha visione, tecnica e sa che cosa fare. Bravissima."
Il labbro inferiore del bipede cade e la Biblioteca d'Alessandria viene rasa al suolo dalle fiamme.
Silenzio II
Matilde se la ride, io inebetito balbetto qualcosa di banale, Gary mi stritola la mano e se ne va.
Torniamo a casa Jacopo dice che sente delle formiche nelle gambe (le stesse che mordicchiano il mio cervello), scende dalle spalle e corre verso casa.
-Matilde, sono allibito....
-Ma perché?
-Non sapevo fossi così brava a - non riesco a dirlo - a ca... a calcio
-Beh ma dai, è solo un gioco!
Qui avrei potuto chiosare un: "Sì fai bene a pensare che sia solo un gioco", ma l'avrei detto con quell'aria tipo: "Una canna ogni tanto male non fa" e quindi Silenzio III (La casa vuota)
Lei ready steady go corre via con scatto felino e abile mossa.
A casa racconto e cerco solidarietà, ma Cristiana:
"Beh anche tu non fai mica le cose che fa tuo padre..."
Silenzio IV
Ho perso quattro a zero senza aspettare i tempi supplementari (tanto per stare in tema), oltretutto quando sento parlare di papà è come se mi beccassi un'improvvisa manata nei testicoli. Il minimo accenno a Laio mi rende infatti ipersensibile.
Ovviamente a Cristiana tutto è lecito e come al solito non pare particolarmente preoccupata per la deriva stile ginnasta della DDR che sta prendendo nostra figlia.
Sto esagerando? Non so.
I libri sono silenziosi strumenti musicali e non (solo) rifugi come lo sono stati per me.
Pacemaker o copertine di Linus io li trasloco, li impilo, li curo, li leggo o li trascuro come i pensieri e talvolta come le buone intenzioni.
Una passione che vorrei condividere.
E pensare che questo doveva essere un post sui libri e sulla carne halal.
Castello ululì, lupo ululhalàl.
Ciao amici...mi siete mancati...Grazie Fra!
RispondiEliminaBellissimo questo post. Matilde è speciale, io non mi preoccuperei per niente, anzi, è tosta e lo sport insegna cose importanti anzi fondamentali per la vita....per il resto è figlia vostra, respira opinioni, idee informazioni tutto il giorno da voi.
Osmosi.
No non mi preoccuperei per niente.
La Lucy